Visual Art Exhibition .
Freedom? .
Special Projects
James Webb (nato nel 1975, vive e lavora a Cape Town) James Webb lavora dal 2001 ad installazioni su larga-scala in gallerie e musei oltre che ad interventi improvvisati negli spazi pubblici. Il suo lavoro interroga la natura della credenza nel nostro mondo contemporaneo, spesso usando esotismo, dislocamento ed umorismo per raggiungere i suoi obiettivi. Ha partecipato a mostre tra cui CAPE 09, Biennale della cultura africana contemporanea di Cape Town, seconda edizione (Cape Town), "This Is Now 2" a Johannesburg, all’Appartement 22 (Rabat) e alla nona Biennale di Lione.
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"There’s no place called home" (Non c’è un luogo chiamato casa), l’intervento in fieri oltre che diffuso in tutto il mondo di James Webb, usa la trasmissione da alberi locali di richiami stranieri per uccelli, esprimendo così nozioni di alienazione e xenofobia inerenti alle identità nazionali. A Marrakesh, Webb colloca i richiami per uccelli negli alberi e presenta la documentazione di altre sei installazioni di questa serie. Il suo interesse nel dislocamento può vedersi anche nel suo film “Le Marche Oriental” (2008), il quale documenta l’intervento in un edificio del periodo dell’apartheid in Sud Africa una volta utilizzato per controllare il commercio indiano.