Visual Art Exhibition .
Freedom? .
Special Projects
Isaac Julien (nato nel 1960) è un’artista inglese e filmmaker il cui lavoro incorpora diverse discipline artistiche, muovendo da e commentando il film, la danza, la fotografia, la musica, il teatro, la pittura e scultura, uniti per creare un linguaggio visivo unico e poetico nelle film installazioni audio visive. Il suo film Young Soul Rebels del 1991 ha vinto il premio della critica al Film Festival di Cannes. Julien è stato nominato al Turner Prize nel 2001 per i suoi films The Long Road to Mazatlán (1999) e Vagabondia (2000). La sua installazione multipla WESTERN UNION: small boats (2007) è stata mostrata al Metro Pictures (New York), la Galería Helga de Alvear (Madrid), il Centro per l’arte Contemporanea di Varsavia, esso fa anche parte della collezione del Museo Brandhorst di Munich. Nel 2008 Julien ha collaborato con Tilda Swinton per il film biografico su Derek Barman intitolato semplicemente Derek, il quale è stato mostrato per la prima volta al Sundance Film Festival lo stesso anno.
“WESTERN UNION: small boats” di Isaac Julien è installato su tre schermi nell’incompiuto edificio del Teatro Reale a Marrakesh. Questo lavoro è il terzo di una trilogia d’installazioni audiovisive che tratta di migrazione e globalizzazione. La video installazione crea uno spazio nel quale gli spettatori si confrontano con immagini che esprimono i contrasti all’interno di entrambi gli ambienti naturali e costruiti in una critica delle frontiere come spazi di limitazione imposti dall’uomo.
WESTERN UNION: small boats costituisce l’ultima serie dell’avvincente trilogia delle installazioni audiovisive di films di Julien la quale comprende anche True North (2004) e Fantôme Afrique (2005). I lavori esplorano l’impatto di un luogo – in termini culturali e fisici – per amplificare l’effetto attraverso una giustapposizione di opposte regioni globali.
Il nuovo lavoro di Julien, WESTERN UNION: small boats riguarda i viaggi fatti attraverso i mari del Mediterraneo. I viaggi e le storie dei cosiddetti “clandestini” che abbandonano la Libia, sfuggendo a guerre e carestie. Essi possono esser visti come immigranti lavoratori, assieme a certi Europei- gli Angeli con le parole di Walter Benjamin- i quali rendono testimonianza delle speranze e dei sogni falliti della modernità, e che adesso viaggiano attraverso gli spazi oceanici alcuni senza mai arrivare o tornare.
Allargando le tematiche dei viaggi, escursioni e spedizioni, WESTERN UNION: small boats viene prodotto nel momento in cui gli avanzamenti nelle telecomunicazioni globali e le nuove tecnologie vengono continuamente celebrate. Uno dei più grandi interrogativi sorti a partire da questo sviluppo consiste nel considerare qual’è il ruolo che gli individui possono svolgere all’interno di questo flusso di informazione. Le domande sulla circolazione di vite umane, i movimenti di corpi ed delle loro storie personali, ricorrono puntuali quando le politiche per l’immigrazione generano controversie su base quotidiana, e le relazioni tra nazioni sono la fonte di molto dibattito.